Parquet o cotto? Questo è il dilemma. Così i moderni amletici dilemmi che spesso ci si trova ad affrontare quando dobbiamo scegliere la pavimentazione per la nostra casa, anche perché le opzioni sono veramente numerose ed è difficile venirne a capo. Per sciogliere qualche dubbio, proviamo a fornire alcuni consigli.
Innanzitutto è sempre utile chiedere delucidazioni a professionisti del settore, per farsi guidare fra le disponibilità, i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia di pavimento. Non dimentichiamo di essere chiari e fornire più dettagli possibili sulle nostre esigenze, oltre a porre molte domande. Può anche essere utile confrontarsi con amici e conoscenti, per una reale valutazione sul pavimento da loro adottato.
Sicuramente le informazioni da sapere sono molteplici: quanto costa il materiale al metro quadrato; quanto è facile da rimuovere per un eventuale cambio di pavimentazione o in caso di vendita; quanto è durevole negli anni rispetto alla manutenzione necessaria; quanto è adatto al luogo di posa.
Tutte queste variabili permettono di scegliere in maniera oculata e senza sbagliare le soluzioni più adatte. Vediamo, ad esempio, alcune differenze fra il lino, il laminato e il legno.
Il primo è un tessuto sintetico, steso e tagliato su misura. Sicuramente molto economico, resistente all’acqua e, per questo, adatto a cucine e bagni, ha purtroppo alcuni svantaggi: non è facilmente removibile, se danneggiato va sostituito interamente l’intero “foglio”. Essendo fissato tramite una colla molto resistente, è necessario far valutare la base d’appoggio sulla quale andremo a stendere il lino, per evitare di rovinare il livello sottostante.
Il laminato è realizzato in piastrelle solitamente ed è pensato a imitazione del legno, ma con un costo assolutamente minore. È facile da pulire e da sostituire, senza danneggiare la pavimentazione esistente; è resistente all’acqua e viene venduto in diverse varietà di disegni. Fra gli svantaggi vanno citate le scarse proprietà di isolamento acustico e termico, che lo rendono poco adatto ad appartamenti all’interno di condomini e a stanze umide come bagni o lavanderie.
Il legno è senz’altro, fra i tre, la soluzione più costosa ma con i maggiori vantaggi: ottimo isolante termico e acustico, facile da pulire, è un materiale naturale. In zone ad alto passaggio – come corridoio o simili – può richiedere una manutenzione più attenta che spesso può risultare costosa. Tuttavia la sua durevolezza, rispetto, ai precedenti materiali, permette di ammortizzare notevolmente i costi.
Un ultimo materiale da citare è il cotto, antico ma dal fascino intramontabile. È un materiale naturale, composto da una miscela di acqua e di argilla cotto ad altissime temperature. Rende il pavimento resistente al gelo e all’usura, per questo probabilmente utilizzato nelle cucine di molte case di campagna o nella pavimentazione cittadina fin da tempi immemori. Sa donare calore grazie alle tonalità accese e un senso di accoglienza. Per quanto riguarda la pulizia è più ostica, soprattutto perché essendo un materiale poroso assorbe molto e per questo è necessario trattarlo dopo la posa con prodotti antimacchia.