A proposito di affettati e salumi, la maggior parte dei manuali sull’alimentazione parla chiaro: il loro elevato contenuto di grassi animali, sale e calorie favorisce il soprappeso, l’ipertensione, i problemi circolatori e la cellulite.
Gli insaccati, insomma, sono proprio nemici della dieta? Non esattamente. Salami e prosciutti sono sì ricchi di calorie e grassi, ma se impariamo ad abbinarli e a consumarli bene possiamo continuare a mangiarli senza problemi, sollevandoli dall’accusa ingiusta di rovinare la linea.
La prima scelta importante è quella del tipo di affettato: prosciutto cotto e crudo, bresaola e speck sono da preferire rispetto a salame, mortadella, coppa e pancetta.
Un altro “trucco” fondamentale è quello di eliminare minuziosamente il grasso.
Cento grammi di prosciutto crudo sgrassato, infatti, apportano solo 150 calorie, 600 milligrammi di sodio, 4 grammi di grasso e 28 di proteine.
Mangiando anche il grasso, invece, calorie e sodio raddoppiano, e i grassi quintuplicano.
Con questo semplice accorgimento, quindi, gli affettati “magri” possono tranquillamente far parte di una dieta ipocalorica per perdere peso.
Per la gioia dei golosi, anche i wurstel vengono riabilitati dall’etichetta di “alimenti proibiti”: il loro contenuto calorico è simile a quello del prosciutto, con la differenza che i gustosi salsicciotti sono meno “nobili” per il valore proteico, che risulta dimezzato.
E gli altri affettati? Pancetta, mortadella, coppa e salame apportano 320 – 340 calorie per etto, 1400 – 1800 mg si sodio e 27 – 37 grammi di grasso, mentre la palma dello squilibrio nutrizionale spetta alla salsiccia, che contiene 514 calorie, 2149 mg di sodio e 47 di grasso ogni 100 grammi.
Per non accumulare calorie e chili superflui, quindi, questi alimenti vanno tenuti decisamente alla larga, o comunque consumati il meno possibile.
Il segreto per dimagrire mangiando salumi, però, non si ferma alla scelta della varietà da preferire: anche gli abbinamenti sono fondamentali.
Allo scopo di contenere calorie, sodio e grassi, infatti, è importante evitare di abbinare gli insaccati ai “companatici” più golosi, e calorici, come pizza, focaccia, piadina, cracker e grissini. Questi prodotti da forno contengono già da soli 300 – 430 calorie, 500 – 800 mg di sodio e 6 – 14 grammi di grassi per etto, che sommati a quelli contenuti negli affettati trasformano un “innocuo” snack veloce in una pericolosissima “bomba calorica”.
L’abbinamento ideale per gli insaccati, quindi, è quello con il pane integrale, perché dimezza le calorie (224 per 100 g), il sodio (317 mg) e riduce drasticamente i grassi (1,3 g).
Attenzione, infine, anche alle bevande scelte per accompagnare un pasto a base di salumi. Il loro elevato apporto di sale, infatti, favorisce la sete e amplifica la voglia di bibite apparentemente dissetanti come le bevande zuccherate o l’acqua brillante.
Il loro effetto dissetante, però, è solo momentaneo, mentre l’accumulo calorico rimane: da 100 a 200 calorie con un solo bicchiere! Molto meglio placare la sete con semplice acqua, e accompagnare gli affettati con generose porzioni di frutta e verdura, che aumentano il potere saziante e introducono vitamine, minerale, fibre e acqua, favorendo la disintossicazione.
Seguendo queste semplici regole, è possibile ridurre l’apporto calorico di circa 500 calorie al giorno: questo comporta una riduzione di 12 chili in sei mesi, senza rinunciare agli amati affettati!