Possibile che non esistano delle regole sicure, infallibili come teoremi matematici, da seguire indipendentemente dal tipo di dieta scelto? A chiederselo, quando si parla di dimagrimento, sono davvero in tanti.
La risposta è sì. Ci sono alcune indicazioni generali importanti che i nostri Nutrizionisti consigliano di imparare bene.
Ecco qui di seguito le Regole Universali della Dieta, in risposta alle vostre richieste.
Mai scendere sotto le 1200calorie al giorno.In caso contrario, infatti, si provocherebbe un notevole rallentamento del metabolismo, a tutto svantaggio della dieta e soprattutto del mantenimento del peso raggiunto. Con un metabolismo così lento, infatti, il rischio è quello di riacquistare il peso perso, e perfino qualche chilo in più. E’ il classico effetto yo-yo, provocato dalla tendenza naturale dell’organismo ad assimilare più del dovuto per far fronte alle carenze nutritive. Per scongiurare questa possibilità, l’ideale è conoscere qual è esattamente il proprio fabbisogno calorico quotidiano, sulla base di un semplice Test
Fare attenzione alle bevande. Spesso, i peggiori rischi per la dieta si nascondono proprio nel bicchiere. A differenza dei cibi solidi, di cui si percepiscono subito quantità e ingredienti, con le bevande si tende spesso a esagerare, sottovalutando il loro potere calorico. Così, si bevono tranquillamente due o tre bicchieri di cola o di succo zuccherato, senza accorgersi di ingurgitare anche 250 calorie “gratuite”. L’ideale, quindi, è abolire le bevande gassate, gli alcolici e i succhi di frutta zuccherati, sostituendoli con 1,5- 2 litri di acqua o tisane ogni giorno, meglio se lontano dai pasti.
Suddividere le calorie giornaliere in cinque pasti. La suddivisione ideale per attivare il metabolismo è quella che prevede una buona colazione al risveglio e uno spuntino a metà mattina, con cui assumere il 40% delle calorie quotidiane (circa 480). In questo modo si assecondano i picchi mattutini dei cosiddetti “ormoni di consumo o catabolici”, ovvero testosterone, cortisolo e ormoni tiroidei, e si evita di accumulare grassi. A pranzo, un altro 30-35% consente un’assunzione equilibrata di nutrienti, tale da tradursi in un senso di sazietà sufficiente per quasi tutto il pomeriggio, fino al momento del secondo spuntino a base di frutta o yogurt magro. A questo punto, si potrà procedere con una cena leggera (circa 300 calorie), in modo da non dare “benzina” agli ormoni anabolici di accumulo che si mettono in moto soprattutto tra pomeriggio e sera.
A pranzo i carboidrati, a cena le proteine. Questa è la disposizione ideale, ma se non è possibile seguirla non bisogna allarmarsi. Per esempio, sapendo che a cena è prevista la pizza, sarà sufficiente fare il pranzo precedente, o quello successivo, a base proteica.
Non dimentichiamo il movimento. L’esercizio fisico quotidiano è fondamentale, perché permette di dimagrire in modo più salutare, e di mantenere la massa magra muscolare garantendo una maggiore tonicità, e quindi un migliore effetto visivo, anche a parità di peso.
E quando si sgarra? La prima cosa da fare è convincersi subito che la situazione non è così grave. Invece di andare in crisi, si può correre ai ripari evitando per un giorno i grassi saturi, e favorendo la disintossicazione con le verdure crude, le mele, il tè verde e le tisane a base di betulla o frutti di bosco. E infine, naturalmente, incrementando l’attività fisica.