Vediamo come imparare i principali stili del nuoto
Stile libero o Crowl
Risulta essere lo stile più praticato, consente la maggiore velocità.
Caratterizzato da un movimento continuo sia delle braccia che delle gambe. Durante la bracciata si effettua la respirazione. Ovviamente la posizione del corpo è orizzontale con la pancia rivolta verso il basso.
Il movimento delle braccia:
Presa-Trazione-Spinta-Recupero.
La mano entra in acqua avanti alla testa, il braccio è quasi teso ed inizia a tirare per poi passare davanti al torace piegato al gomito, si estende completamente e spinge all’indietro sino all’altezza della coscia, poi riemerge; quindi si compie la fase aerea prima di rientrare in acqua. Le braccia si muovono alternativamente in ciclo continuo e devono sincronizzarsi con la respirazione
Il movimento delle gambe:
Un movimento che avviene sott’acqua, le gambe sono tese e si piegano leggermente al ginocchio alternativamente in un movimento continuo e costante.
La respirazione:
Si compie al termine della spinta del braccio; la testa è ruotata lateralmente sia a destra che a sinistra. Si conclude all’inizio della fase aerea.
Dorso
Risulta essere lo stile più facile da apprendere in quanto è l’unico che ci consente di mantenere la testa fuori dall’acqua. Questo ci permette di respirare in modo molto più naturale con le intuibili facilitazioni derivanti.
La posizione del corpo è orizzontale con la pancia rivolta verso l’alto, la testa appoggiata sull’acqua e le gambe sono tese.
Il movimento delle braccia:
È un movimento ciclico, il braccio si distende dietro ed entra in acqua teso, mano orientata verso l’esterno (posizione a taglio). La trazione avviene con il braccio semi-piegato all’altezza del gomito e la mano prosegue la spinta sino al fianco.
Il movimento delle gambe:
È simile allo stile libero, con un movimento continuo e costante
Rana
Risulta essere uno stile simultaneo ciclico e simmetrico, la posizione del corpo è orizzontale con la pancia rivolta verso il basso.
Il movimento delle braccia:
Si distendono in alto, poi si piegano al gomito con un abduzione laterale portano le mani in trazione, esaurita la trazione le mani si riuniscono davanti al torace e riprendono la distensione. Per migliorare la tecnica può essere utile l’utilizzo delle palette.
Il movimento delle gambe:
E’ un movimento continuo, dalla distensione si flettono sulla coscia per distendersi energicamente. In questa fase assume una certa importanza anche la posizione dei piedi che sono ruotati verso l’esterno e spingono con efficacia.
Delfino
Risulta essere lo stile più difficile da apprendere ed utilizzato quasi esclusivamente nelle gare.
L’azione delle braccia e delle gambe è simultanea, simmetrica e ciclica.La posizione del corpo è orizzontale con la pancia rivolta verso il basso. Come nella rana anche in questo stile la sincronia braccia-gambe è importantissima.