La lucidatura a spirito (cioè con gommalacca) è una tradizionale rifinitura dei mobili che serve a dare alle superfici un aspetto levigato e luminoso. La gommalacca si compra in dischetti (conferisce una colorazione gialla), in scaglie color granato (dà una coloritura marrone scuro) e in scaglie trasparenti. Varia soltanto il colore, per l’applicazione si segue lo stesso procedimento.
Applicazione della gommalacca
Una buona preparazione del mobile è della massima importanza. Il legno dev’essere pulito, secco e ben lisciato con cartavetrata sottile, poi va spolverato, meglio se con uno straccio opportunamente trattato: un panno impregnato con una resina abbastanza appiccicosa da raccogliere la polvere di legno, ma non troppo Ila aderire al legno stesso.
Scegliere la tinta della gommalacca tenendo presente che le tinte piú scure scuriscono notevolmente il legno. Provare sia il colore sia il procedimento di applicazione prima su un pezzetto di legno. Se si vuole un cambiamento di colore più drastico, applicare il mordente e lisciare il legno prima di eseguire la lucidatura a spirito.
Il segreto di una buona applicazione della gommalacca è quello di darla con un tampone, che si può preparare usando un pezzo di tela che non lascia peli, per esempio un vecchio fazzoletto bianco e pulito, avvolto intorno a una falda di ovatta pulita (vedi illustrazione). Assicurarsi che la tela non abbia grinze. La gommalacca dovrebbe trasudare leggermente attraverso la tela, quindi evitare di impregnarla eccessivamente.
Passare il tampone su tutta la superficie in modo uniforme, con movimenti circolari a 8. Continuare finché la superficie è ricoperta da uno strato uniforme di gommalacca; poi, dopo qualche minuto, ripetere il procedimento più volte ancora, sovrapponendo uno strato sottile all’altro. Non dimenticare i margini e gli angoli.
La fase seguente si chiama di “finitura”. Lasciare asciugare la superficie per almeno 8 ore, poi preparare un nuovo tampone con un doppio strato di tela e immergere il cotone in alcol denaturato. Strizzare il tampone finché è quasi asciutto: troppo alcol scioglierebbe la gommalacca.
Lo scopo di questa fase è di togliere gli eventuali segni lasciati dal tampone e ottenere una finitura brillante. Con movimenti circolari aumentare la pressione man mano che il tampone si asciuga. Di tanto in tanto usare una tela pulita, infine lavorare nel senso delle venature del legno, continuando finché la superficie è perfetta.
Benché la gommalacca asciughi abbastanza velocemente, è necessario tener presente che occorrono molti giorni perché indurisca completamente.
Riparazioni
Si può verificare se una superficie è stata lucidata con la gommalacca passandovi sopra uno straccio bagnato in alcol denaturato. Un leggero strofinio scioglie immediatamente questo tipo di finitura e lascia un deposito sullo straccio. Altre finiture, come per esempio quella al poliuretano, non vengono invece intaccate.
Rigature. Preparare una soluzione di 5 parti di alcol denaturato, 2 parti di olio di semi di lino grezzo e 1 parte di trementina pura. Preparare un tampone morbido e con un movimento circolare distribuire la miscela su tutta la zona danneggiata. Se ci sono graffi più profondi, usare alcol denaturato non diluito, che servirà ad ammorbidire la vernice esistente in modo che possa amalgamarsi con la superficie circostante, coprendo i graffi.
Danni estesi. Eliminare la finitura esistente con ammoniaca pura, acetone o solvente per unghie. Poi procedere come per applicare una nuova lucidatura con gommalacca.
Tracce di calore. Strofinare la zona interessata con una miscela composta da 1 parte di trementina pura e 1 parte di olio di semi di lino grezzo od olio canforato.
Tracce di alcolici. L’alcol agisce come solvente su una finitura a gommalacca. Pulire non appena è possibile e lasciar asciugare la superficie. Se l’alcol ha tolto un po’ della lucidatura, trattare la zona con un prodotto sostitutivo della gommalacca, disponibile nei negozi di ferramenta. Applicarlo con una piccola spazzola fino a ripristinare la finitura su tutta la superficie. Lasciare asciugare bene, lisciare con una carta vetrata sottilissima, poi usare la gommalacca come spiegato per le rigature.
Graffi. Nei colorifici o nei negozi di faida-te si trovano degli stick per riparare i graffi, nei vari colori del legno. Strofinare lo stick del colore adatto sul graffio, poi amalgamarlo bene strofinando con un panno morbido.
Macchie d’acqua. Le macchie bianche spesso scompaiono strofinando la zona con l’ovatta per lucidare i metalli. Strofinare forte per produrre calore. Le macchie nere probabilmente non sono sensibili a questo procedimento; in tal caso si dovrà rimuovere la lucidatura esistente e applicarne una nuova.